Luoghi comuni da sfatare sull'iPhone
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Quest'articolo è stato aggiornato il giorno: sabato 30 ottobre, 2021
Sin dalla sua prima introduzione sul mercato nel 2007, iPhone ha subito stupito e sconvolto il mercato, all'epoca fermo su un concetto di telefonia ben differente da quello a cui siamo abituati noi ora.
L'alta fascia di prezzo, il blasone della marca ed il suo settore considerato elitario, le funzionalità innovative e una certa invidia degli altri operatori di mercato (poi tramutatasi in copia) ha reso quasi subito iPhone un bersaglio ideale della disinformazione, creando una fitta rete di luoghi comuni e fantasticherie che, nel corso degli anni, hanno contribuito a
formare una vera e propria 'Bibbia dei luoghi comuni' molto popolare tra i consumatori.
Questa pagina ti aiuterà a fare chiarezza sulle tante informazioni errate che popolano il mondo dell'iPhone, affinché tu possa usare il tuo telefono al meglio, oppure - nel caso tu non fossi già utilizzatore - procedere all'acquisto in maniera consapevole.
Buona lettura!
- La batteria dell'iPhone non può essere sostituita
- La prima carica della batteria dell'iPhone deve durare tantissimo
- La batteria dell'iPhone è integrata per mantenere alti i costi del cambio
- I componenti interni di un iPhone non si possono riparare
- Se viene sostituito il vetro dell'iPhone, il touch-screen diviene più lento
- L'iPhone è troppo caro
- L'iPhone cala di prezzo e si svaluta
- iPhone 7, iPhone 8 e iPhone X sono subaquei
- iOS non ti fa condividere i file
- Le suonerie di iPhone si pagano
- La memoria di iPhone non è espandibile
- Non posso collegare i miei dispositivi Bluetooth ad iPhone
- iOS rallenta quando la batteria interna dell'iPhone è consumata
1. La batteria dell'iPhone non può essere sostituita
Falso.
La batteria
ai polimeri di litio (Li-poly) integrata in ogni iPhone sinora prodotto può essere sostituita come qualsiasi altro accumulatore, quando dimostra i sintomi dell'esaurimento.
La differenza con altre tipologie di telefono con batterie rimuovibili, è che la batteria dell'iPhone non può essere asportata direttamente dall'utente, in quanto richiede l'intervento di un tecnico specializzato, ed una procedura complessa, da eseguirsi in laboratorio attrezzato.
Questa particolare decisione progettuale non è esclusiva diretta di Apple, ma è comune anche agli altri maggiori produttori di telefoni smartphone di media ed alta fascia.
Come qualsiasi altra batteria ricaricabile, anche quella montata sugli iPhone ha dei cicli massimi di carica/scarica che può sopportare prima di diventare inservibile e, come le altre batterie Li-poly, soffre di un progressivo auto-degrado che comincia direttamente alla fine della sua produzione industriale.
Mediamente, una batteria iPhone va cambiata dopo i 500-600 cicli completi, e comunque sempre dopo i due anni d'utilizzo.
2. La prima carica della batteria dell'iPhone deve durare tantissimo
Falso.
Deve durare come qualsiasi altra carica.
Le batterie nuove sono già calibrate in fabbrica: non hanno quindi bisogno di calibrazione da parte dell'utente e possono essere ricaricate normalmente fin da subito.
L'unica accortezza necessaria è quella di non portarle mai a bassa tensione (quindi, senza carica) almeno per i primi dieci cicli circa di carica/scarica.
3. La batteria dell'iPhone è integrata per mantenere alti i costi del cambio
Falso.
La batteria dell'iPhone, come qualsiasi altro cellulare moderno, è integrata per motivi di sicurezza e di design progettuale.
Una batteria integrata, non rimuovibile direttamente dall'utente, può essere disegnata dagli ingegneri e dai progettisti perfettamente su misura del dispositivo che deve andare ad alimentare.
Non ha bisogno di involucro esterno protettivo (obbligatorio invece per le batterie rimuovibili, data l'estrema delicatezza e pericolosità della tecnologia Li-poly), è più leggera, più sottile e può essere modellata nella forma desiderata per adattarla al meglio sia alla scheda logica che alla disposizione interna dei componenti del telefono.
Sono sempre le aziende che si adattano alle richieste del mercato, perché è al mercato che devono vendere: se la gente richiede telefoni sempre più grandi, sottili e leggeri, c'è bisogno di soluzioni adatte per produrli.
Tutti i modelli recenti di cellulari, non solo Apple iPhone, non sarebbero fisicamente possibili da costruire (mantenendo peso, spessore, dimensioni e caratteristiche tecniche) senza batterie integrate.
4. I componenti interni di un iPhone non si possono riparare
Falso.
L'iPhone, come ogni altro telefono cellulare, è composto da numerosi componenti e circuiti interni, sia attivi (cioè la scheda logica e tutti i suoi integrati) e sia passivi (LCD, altoparlanti, pulsanti vari, ecc ecc.).
I componenti passivi, salvo rarissime eccezioni (tipo il Touch ID, che comunque incorpora un chip attivo) possono essere sostituiti in maniera indefinita, senza influenzare minimamente dati o funzionalità del telefono.
I componenti attivi, ossia i condensatori, le bobine, le resistenze ed i micro-integrati saldati sulla scheda logica, sono più difficili da riparare, in quanto comportano quasi sempre una delicata e rischiosa saldatura SMD.
Tra i danni sui componenti logici, vanno inclusi anche i BUS di comunicazione stampati sul PCB della scheda logica.
A differenza dei componenti passivi, purtroppo non sempre è possibile riparare un danno ad un componente attivo.
5. Se viene sostituito il vetro dell'iPhone, il touch-screen diviene più lento
Falso.
Se si utilizzano componenti di qualità ed iOS non ha errori logici che ne pregiudicano il funzionamento, non ci sono differenze con prima e dopo la sostituzione del vetro rotto.
6. L'iPhone è troppo caro
Falso.
iPhone è solamente uno dei tanti prodotti proposti con la logica commerciale del prezzo premium: l'utente paga un prezzo maggiorato rispetto ad un prodotto similare poiché il brand (in questo caso, Apple) e la qualità totale hanno valori percepiti come più alti.
Il 'premium price' non si applica solo all'iPhone e non si applica solamente all'informatica e all'elettronica: è una strategia di marketing comune sia a concorrenti dello stesso settore di Apple (per esempio, Samsung con la sua serie premium Galaxy) e sia di settore totalmente differenti, come ad esempio l'abbigliamento o le autovetture.
Concettualmente, non c'è differenza tra - per esempio - un'automobile utilitaria a basso costo ed una vettura sportiva fuoriserie: entrambe servono al trasporto delle persone, e più o meno entrambe hanno caratteristiche generali comuni.
Cambia invece moltissimo chi le produce, come le produce e, sopratuttto, la qualità progettuale e costruttiva, che permette performance completamente differenti.
Il prezzo finale che paghiamo per ogni prodotto esistente sul mercato non è un parametro deciso standard e non è solamente la somma del costo più il guadagno: ci sono prodotti con valore intrinseco differente dal valore reale di mercato.
iPhone è uno di questi prodotti.
7. L'iPhone cala di prezzo e si svaluta
Vero, ma con precisazioni.
iPhone non è dissimile da tutti gli altri dispositivi cellulari prodotti, sia moderni che nel passato: è un prodotto d'informatica, e come tale soffre di una rapidissima svalutazione sul mercato.
I componenti interni dell'iPhone, peraltro comuni a qualsiasi altro smartphone di fascia di prezzo similare, sono integrati d'elevata tecnologia prodotti industrialmente da aziende colossi dell'elettronica e che seguono la famosa "legge di Moore": le CPU e le GPU raddoppiano di potenza ogni 18 mesi.
Questo in pratica rende il periodo di svalutazione di ogni componente elettronico estremamente contenuto nel tempo: in pratica, ogni sei mesi quello che acquistiamo diviene già quasi obsoleto, perché il mercato produce sempre nuovi dispositivi a getto pressoché continuo.
8. iPhone 7, iPhone 8 e iPhone X sono subaquei
Falso.
Gli iPhone della serie 7, serie 8 e X godono di una certificazione IP67.
La scala IP, il cui acronimo completo sarebbe IPM (International Protection Marking) è stata sviluppata dall'International Electrotechnical Commission (IEC) con l'intenzione di catalogare e certificare la resistenza a liquidi e polveri di un dato dispositivo elettronico, con valori ideali.
I due numeri che seguono IP identificano rispettivamente la resistenza alle polveri e la protezione dei liquidi.
La resistenza alle polveri vede un valore minimo di 0 per dispositivi che non hanno alcuna protezione ed un valore massimo di 6 per dispositivi con protezione massima, anche alle polveri molto piccole.
La protezione dai liquidi parte invece da 0 per indicare nessuna protezione ed arriva fino a 9 per i dispositivi capaci di reggere immersi in un liquido almeno un'ora, almeno a cinque metri di profondità e con pressioni (su ogni direzione) tra gli 80 ed i 100 bar.
Una certificazione IP67 indica quindi un dispositivo molto ben protetto dalle polveri e con una resistenza di massimo un'ora in immersione, a massimo un metro di profondità.
Quindi, decisamente non un dispositivo subacqueo, ma un telefono comunque in grado di resistere a brevissime immersioni accidentali, schizzi d'acqua, pioggia e piccoli incidenti quotidinani con i liquidi in generale.
La certificazione IP inoltre valuta la resistenza alle polveri e la protezione dai liquidi in ambiente ideale, con acqua demineralizzata e con tutti i componenti del dispositivo non usurati.
Purtroppo, il biadesivo perimetrale che sigilla gli iPhone 7, iPhone 8 ed iPhone X, come qualsiasi altro biadesivo disponibile in commercio, perde le sue qualità sigillanti nel tempo, ed il suo rendimento degrada più o meno rapidamente in base a molti fattori: umidità, corrosione di agenti aggressivi, urti e cadute che possono deformare la struttura portante sulla quale è installato, non permettendo più un contatto preciso tra le parti da sigillare.
È quindi necessario avere sempre la massima attenzione ai liquidi anche in possesso di un iPhone con certificazione IP67, evitando inutili contatti con l'acqua quando non totalmente accidentali.
9. iOS non ti fa condividere i file
Falso.
iOS è un Sistema che si integra molto bene con i servizi di cloud computing di iCloud e, nelle sue incarnazioni più recenti, ha raggiunto una simbiosi ottimale anche con il Sistema macOS, disponibile sui calcolatori Apple Macintosh.
Grazie a File, il file manager disponibile da iOS 11 in poi, permette un rapido accesso ad iCloud Drive presso qualsiasi dispositivo, anche un Mac con macOS.
I file possono essere dunque caricati sullo spazio di iCloud Drive e condivisi con ogni dispositivo associato allo stesso Apple ID, oppure anche un qualsiasi computer esterno tramite browser web, collegandosi all'indirizzo www.icloud.com (è richiesta l'autenticazione a due fattori in caso di primo accesso mai autorizzato in precedenza sulla macchina).
Il cloud computing, su cui Apple ha puntato in maniera decisa da ormai molti anni, libera l'utente dal possesso fisico della memoria di stoccaggio, e permette la condivisione in massima libertà ovunque.
10. Le suonerie di iPhone si pagano
Vero, ma con precisazioni.
iPhone utilizza file musicali con estensione .m4r come documenti da usare per impostare la suoneria delle chiamate.
Tali file possono essere o scaricati dall'iTunes Music Store a pagamento, oppure preparati personalmente, e poi caricati nel telefono.
Il limite temporale delle suonerie iPhone è di 40 secondi, e può essere convertito in .m4r pressoché qualsiasi documento audio, sia .mp3 che .aac.
In giro per la rete esistono innumerevoli siti, oppure sono disponibili tantissime applicazioni stand-alone (anche per iOS stesso) che permettono di tagliare, copiare e selezionare parti di file musicali da convertire poi in .m4r e caricare nell'iPhone.
Se non si vogliono utilizzare software di terze parti, Apple mette a disposizione di tutti GarageBand, il suo software di editing audio amatoriale (ma flessibile e potente) con cui si possono creare suonerie illimitate, partendo anche dalla propria libreria musicale di iTunes.
Sebbene quindi Apple dia la possibilità di acquistare le suonerie pagandole, non è strettamente necessario farlo: possono essere preparate ed utilizzate gratuitamente ed in numero illimitato.
11. La memoria di iPhone non è espandibile
Vero, ma con precisazioni.
Apple non ha mai dotato nessuno dei suoi iPhone sin qui prodotti di un banco d'espansione per la memoria di stoccaggio, ed i motivi di ciò sono vari.
Dal 2011, Apple ha concentrato grandi sforzi e risorse nella creazione del suo servizio di cloud computing iCloud, che perfeziona e migliora costantemente nel corso degli anni.
L'obiettivo di Apple è quello di permettere all'utente di usare il proprio spazio iCloud il più possibile, liberandolo dal dover necessariamente conservare i dati in un posto locale specifico (ad esempio, un hard drive oppure una memoria flashROM), fornendolo invece del suo servizio online.
Ovviamente, Apple guadagna vendendo spazio online su iCloud, com'è giusto che sia.
È quindi vero che iPhone non è espandibile di memoria di massa interna, ma lo spazio virtuale può essere espanso (e di molto) acquistando i pacchetti di iCloud: ce ne sono per tutti i gusti e le tasche, ed uno spazio online da ben 50 GB cosa una cifra molto contenuta l'anno.
12. Non posso collegare i miei dispositivi Bluetooth ad iPhone
Falso.
iOS permette il pairing (accoppiamento) con i dispositivi Bluetooth non dissimilmente da altri sistemi.
Possono quindi essere appaiati accessori come: cuffie ed auricolari wireless, speaker ed altoparlanti vari, videocamere e fotocamere, autoradio, microfoni esterni, contapassi GPS, anche smartwatch (e non solo l'Apple Watch) ecc ecc.
L'unico limite imposto da Apple è la condivisione file con altri dispositivi che non usino iOS, che risulta bloccata.
Si possono però condividere file in maniera istantanea con Air Drop, sia con iPad che con iPod Touch aggiornati all'ultima versione di iOS.
13. iOS rallenta quando la batteria interna dell'iPhone è consumata
Vero.
Le ultime versioni di iOS incorporano una funzionalità di underclocking della CPU/GPU, che abbassa la frequenza di clock in caso di alta usura della batteria interna ai polimeri di litio.
Abbassare la frequenza di clock della CPU significa risparmiare energia, poiché il processore è così costretto ad eseguire meno operazioni per ogni ciclo di clock, richiedendo molte meno risorse elettriche.
Questo è un bene per una batteria esausta, con molte celle ormai completamente ed irreversibilmente ossidate: un accumulatore prossimo allo smaltimento infatti fornisce una tensione spesso incostante, con frequenti spegnimenti o riavvii improvvisi dell'iPhone.
Nelle batterie Li-poly, una sotto-tensione improvvisa può causare un danneggiamento dell'accumulatore stesso: l'elettrolita gel che separa le celle subisce una reazione chimica che fa gonfiare la batteria a dismisura, rendendola così molto pericolosa poiché può scoppiare od incendiarsi.
Abbassando la frequenza di clock, il consumo energetico è minore, e quindi si minimizzano (ma non si eliminano) questi rischi.
iOS può capire il livello d'usura medio della batteria interrogando direttamente i relativi chip di controllo della stessa: quando tale livello supera un certo limite (mediamente, dopo un'ossidazione generale superiore ai 2/3 della capacità totale), scatta la modalità di underclocking e risparmio energetico.
Tale modalità è invisibile all'utente, che se ne accorge però con dei sintomi abbastanza chiari:
- Rallentamento generale delle prestazioni di iOS e delle altre app di terze parti;
- Calo generalizzato del frame rate delle animazioni grafiche di iOS e di app di terze parti;
- Abbassamento considerevole (fino a -3 dB) del volume massimo degli altoparlanti;
- Impossibilità d'usare il flash LED della fotocamera;
- Impossibilità d'aggiornare in background ed automaticamente le applicazioni
Per risolvere definitivamente tali problematiche e far uscire iOS dalla modalità di risparmio energetico forzato, è necessario sostituire la batteria dell'iPhone con una nuova.
Quindi ricorda che...
- La batteria dell'iPhone è integrata ma può essere sostituita;
- iPhone può essere collegato (appaiato) a tutti i dispositivi Bluetooth disponibili in commercio e supportati;
- I componenti interti di un iPhone, come pulsanti, speaker, fotocamere ed altoparlanti, possono essere riparati;
- Non è necessario ricaricare una batteria nuova dell'iPhone oltre la sua carica massima;
- Gli iPhone con certificazione IP67 possono resistere immersi in acqua al massimo 30 minuti e al massimo ad un metro di profondità;
- Il prezzo dell'iPhone è in linea e coerente con il suo valore reale, con il suo settore di mercato e paragonato ai prezzi equivalenti della concorrenza;
- iOS va in risparmio energetico e rallenta le prestazioni generali di Sistema ed app quando la batteria interna è usurata oltre certi limiti
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